giovedì 27 maggio 2010

The magic faraway tree- Recensione

Questa settimana leggerete la mia recensione di "The magic faraway tree" di Enid Blyton. La trovate nella pagina "Recensioni"

Libri

Ho deciso che quest’anno terrò conto di quanti libri leggerò. Tutti i manuali di scrittura che ho spulciato per ora dicono che l’essenziale per uno scrittore o aspirante tale è leggere molto. Anzi molti dicono che bisognerebbe leggere molto di più di quanto si scrive.

Sono d’accordo perché mi rendo conto che da quando leggo di più il mio stile in inglese è migliorato, anche se, ahimè, quello in italiano è rimasto invariato. Appena potrò credo che mi porterò qui in Irlanda alcuni dei centinaia di volumi che occupano la mia vecchia stanza.

Infatti, ho deciso, che se so la lingua, allora un determinato libro lo leggerò in originale. Va da sé che, al momento, sto leggendo libri in inglese, sia per migliorare, sia perché l’originale rende molto, ma molto di più!

Prendiamo per esempio Il Signore degli Anelli. So che è un libro davvero lungo e che più di una persona spesso si sia arresa nel tentativo di terminarlo, ma vi assicuro che leggerlo in inglese è molto meglio. Magari se non vi piace il fantasy o la storia in sé o le descrizioni troppo accurate, non vi piacerebbe comunque, ma sono sicura che per quanto riguarda lo stile, ci guadagnerebbe di gran lunga. Proprio all’inizio sembra un racconto per bambini, che però va poi complicandosi e oscurandosi mano a mano che la storia va avanti.

Ritornando al mio sito, noterete che i primi libri di cui farò una recensione sono libri per bambini e il perché è presto detto: molti di quei manuali che citavo in precedenza, dicono che bisogna scrivere di ciò che ci piace, ma anche ciò che si conosce.

Ora, tutto ciò che è fantasia e che è per bambini mi è sempre piaciuto, ma quello che mi mancava era una vera base. Mi rendo conto che all’estero ci sono molti più libri per bambini e che a loro sono dedicate più strutture, che gli permettono di leggere, volendo.

Quando ero piccola ho letto Il Piccolo Principe, ho letto le classiche favole, e anche Salgari.

Poi, crescendo, ho cominciato a leggere libri per la scuola e per piacere personale.

Ho sempre amato leggere ma, devo essere sincera, non ho mai letto così tanti libri per bambini come sto facendo ora. E seppur da un lato io mi senta troppo cresciuta per fare una cosa simile, dall’altro non posso fare a meno di pensare che è letteratura e anche di ottima qualità, su cui per qualche strana ragione ero rimasta indietro e che voglio recuperare.

Inoltre, dato che ho in mente un progetto molto grande riguardo la stesura di racconti per bambini, ho bisogno di leggere e imparare qualcosa di più sullo stile, sul vocabolario e farmi una bella base, come dicevo prima.

Sì, perché quando poco fa dicevo che la letteratura è di ottima qualità all’estero lo dicevo per un motivo. C’è una varietà immensa di scelta per un bambino, a seconda non solo dell’età, ma anche del genere che si preferisce.

Sto prendendo al momento dei libri in prestito dalla biblioteca. Tutte le volte che entro devo recarmi nella piccola biblioteca per bambini che è un locale dentro il locale. Tutto è a misura di bambino e lì volendo i piccoli ospiti possono fermarsi a colorare, leggere o studiare. Non avevo mai visto una cosa simile. Una mia collega mi ha anche detto che una volta a settimana le biblioteche fanno una giornata di lettura per bambini, incredibile!

I libri, come nella parte per adulti, sono divisi in fantasy, avventura, classici e così via. La stessa cosa succede nelle librerie, e dico TUTTE, anche in quelle più piccole. Per quanto riguarda la mia esperienza, devo ammettere che non mi era mai capitato di vedere una cosa simile.

Ma il problema è presto risolto. Ogni volta che terminerò un libro ne farò una breve descrizione e spero di invogliare i ragazzi o i genitori che capiteranno sulle mie pagine. Sono sicura che alcuni titoli siano stati tradotti in italiano, cercherò di informarmi, ma semmai voi trovaste informazioni che non sono riuscita ad ottenere, fatemelo sapere.

Ovviamente un ringraziamento particolare va alla mia amica Christina, che ha avuto la dolcezza e la diplomazia di trascinarmi in biblioteca per introdurmi alla lettura di quasi tutti i libri per bambini che seguiranno. Nel mio portafoglio ho una lista di autori che mi ha segnalato “Questi tanto per cominciare!”, ha detto con un sorriso.

Naturalmente, nel frattempo scriverò altre recensioni su altri libri, dato che non riesco a leggerne solo uno alla volta, spero così di incontrare i gusti un po’ di tutti.

Inutile dire che il numero dei libri appartenenti ad un determinato genere, cambierà in base a quello che sto scrivendo al momento. Comunque vada, però quello che posso dire è leggete! Leggete! Leggete! Che fa sempre bene, come confermerebbe anche Roald Dahl, di cui sentirete parlare spesso!

A presto!

venerdì 14 maggio 2010

Aggiornamento n° 2

Ciao a tutti!

Eccomi qui di nuovo! Il post della settimana non era questo in origine, ma poi sono successe un paio di cose che voglio condividere con voi!

Prima di tutto ho cominciato il mio corso di scrittura per bambini al Writers Centre qui a Dublino. È un corso di sette settimane tenuto da uno scrittore/illustratore per bambini e adolescenti, Oisín McGann.

Siamo solo sei persone ed esclusa me ed una signora svedese sono tutte irlandesi! Ma tutte donne! Meglio per lui! Il corso e’ meraviglioso e l’insegnate bravissimo.

Per essere onesti ha immediatamente distrutto l’idea che avevo sempre avuto di uno scrittore. Voglio dire, quando si pensa ad uno scrittore, ciò che viene immediatamente in mente è l’immagine di una persona solitaria, scontrosa e ingobbita che sta seduta alla sua scrivania. Nulla di più sbagliato o lontano dal vero. Questo ragazzo e’ un intrattenitore. Se a qualcuno capitasse di passare dietro alla porta, sono sicura che penserebbe ad un corso di teatro, non ad uno di scrittura!

Ma questa è effettivamente una delle cose che ci ha detto subito: dimenticatevi di stare alla scrivania e scribacchiare semplicemente, dopo di ciò dovrete andare in giro, leggere il vostro libro e fronteggiare un pubblico!

Wow, questa era esattamente la spiegazione che davo ai miei colleghi al lavoro “Ho problemi con il microfono perché vado nel panico…ma non sono preoccupata, sono una scrittrice e non ne ho bisogno!”…beh sembra che avessi torto e che dovrò prendere di petto il problema alla fine, perché devo imparare a vendere me e la mia scrittura! Quello che è sicuro è che devo lavorarci!

Ciò che posso dirvi di sicuro è che, considerando il motivo per cui devo sconfiggere i miei attacchi di panico al microfono, sarò più determinata nel farlo!

La parte più difficile della lezione ad ogni modo era scrivere e leggere sul momento. Ho già messo qualcosa online e ho dato delle cose da leggere a degli amici. La differenza sta nel fatto che ho scritto tranquillamente il pezzo, ci ho pensato su e alla fine queste persone mi hanno corretto gli errori che ho fatto!

Solo dopo sono stata in grado di metterlo in rete o mostrarlo a più persone! Ma qui e’ diverso! Hai dieci minuti per creare qualcosa e bang, devi leggerlo. Ve lo assicuro, è spaventoso e preferirei scavarmi la fossa da sola o essere inghiottita dal pavimento!

Ma d’altra parte immagino sia un buon esercizio per me e spero che la fiducia in me stessa migliori un poco.

La seconda cosa a cui mi riferivo è stata tenuta di nuovo al Writers Centre sabato scorso. Sto parlando del Publishing Day. Era in pratica una conferenza di un giorno durante la quale cinque persone connesse con il mondo dell’editoria e della scrittura hanno parlato una alla volta e hanno risposto ad un sacco di domande.

Quando sono arrivata mi sono sentita un poco persa: le persone sembravano conoscersi, o almeno la maggior parte di loro. Mi sono guardata attorno per vedere di scorgere le ragazze del corso, ma non credo di averne vista nessuna! Beh questo perché per il lavoro che faccio incontro un sacco di persone alla volta e non sempre mi è possibile fissare nella mente i volti di tutti!

Nonostante io mi fossi sentita persa, non ho provato la stessa pressione che ho sempre sentito andando in un posto nuovo. Al centro sono tutti simpatici e cordiali e sanno perfettamente che un sorriso non costa nulla. Ed e’ meraviglioso perché questa è l’ultima cosa che mi sarei aspettata dal mondo della scrittura! Magari non e’ sempre così ovunque ma penso che sia un buon inizio.

Ho trovato gli interventi molto interessanti e pieni di informazioni utili. Ci sono così tante cose che non sapevo e di sicuro ce ne saranno molte altre che devo ancora imparare, ma devo calmarmi e procedere un passo alla volta.

L’intervento che mi ha colpito forse di più è stato quello di Dermot Bolger. È un uomo molto simpatico, il classico scrittore matto (matto ovviamente detto in senso buono! Questo e’ un complimento!) lui diceva che non importa se sei già stato pubblicato oppure no, se hai scritto un libro sei uno scrittore!

È strano perché ho sempre detto alle persone che sono un’aspirante scrittrice, forse perché ho sempre pensato che sei uno scrittore se vieni pubblicato oppure quando sei arrivato al successo! Ma arrivato dove esattamente!? Quello che ho scoperto l’altro giorno è esattamente questo: non finisci mai di imparare, migliorare ed evolvere! Oserei dire che sono proprio all’inizio!!!! Devo fare ancora un sacco MA sono una scrittrice!

E vi lascio con questa nuova consapevolezza!

A presto!

giovedì 6 maggio 2010

Ghost trick-racconto

Il post di oggi, “Ghost trick”, lo trovate nella pagina “Racconti”.

È una storia breve che ho scritto in inglese qualche mese fa e che ho tradotto per voi in italiano. Ovviamente come tutte le traduzioni non rende quanto l’originale! Ho tentato di fare del mio meglio, ma se qualcuno di voi potesse farlo, apprezzerei leggeste la versione in inglese.

Lavoro in un bar che è simile a quello descritto nel racconto. Il tempo era orribile quella mattina, come nella mia storia, e mi ha dato l’ispirazione.

Ovviamente ogni commento costruttivo è il benvenuto!

Aggiornamento n° 1

Segnerò con aggiornamento tutti quei post che parleranno della scrittura! Vi dirò che cosa sto facendo o che cosa sento scrivendo qualcosa naturalmente.

Nel mio primo post di questo tipo quindi farò una piccola introduzione.

Se ho deciso di aprire un blog in inglese, due in italiano (purtroppo non ho avuto cuore di cancellare quello vecchio), e un sito web è perché ho bisogno di mostrare alle persone che cosa sto facendo. Amo scrivere e metto un po’ di me stessa ogni volta che scrivo delle parole in fila su un pezzo di carta.

Una volta mi hanno detto che leggere i miei racconti è come parlare con me. Per me è stato un grande complimento! Anche se non ne sono consapevole, significa che metto ogni singola volta un poco di me stessa in quello che scrivo. Oppure può essere che io scriva in modo troppo colloquiale e che abbia bisogno di migliorare la mia tecnica!

Beh ci scommetto! Del resto ho appena cominciato a scrivere. Questo è il mio primo post sulla scrittura e su di me come scrittrice quindi vi dirò qualcosa in generale.

Ho sempre amato leggere. Ho cominciato con le favole naturalmente, come tutti.

Presto ho scoperto i libri di Emilio Salgari che mi ha portato nella lontana Malesia piena di pirati, gentiluomini, villani e principesse.

Ho davvero amato quei libri e sto seriamente pensando di leggerli di nuovo non appena avrò la possibilità.

Dopo questi ho continuato a leggere il più possibile perché amo farlo!

Come ho detto in precedenza, quando avevo otto anni ho cominciato a scrivere una storia che parlava di un archeologo. Parlava di una piramide impossibile da aprire, se ricordo bene.

L’unica cosa che è rimasta in mente delle 10-15 pagine che ho scritto è il vivido viso sudato di lui che beveva tè freddo seduto alla sua scrivania nel tentativo di risolvere un indovinello.

Beh mi sono fermata per inventarne uno e dopo di ciò ho avuto la brillante idea di chiedere dei pareri e, come sapete, non ho ricevuto molto incoraggiamento dalla mia famiglia, anche se non lo avevano letto affatto.

Ho già accennato a cosa è successo dopo, quindi non lo ripeterò perché non era molto importante come periodo. È stato uno molto scuro con un grappolo di idee che mi giravano in testa, ma senza tempo o forza o conoscenze necessarie per mettere tutto in pratica.

Ma, come sapete quando ho cominciato a lavorare nel mio attuale posto di lavoro ho incontrato il mio guru (e migliore amico e fratello!) al quale devo moltissimo! Mi ha insegnato come abbracciare i miei sogni e amare le mie idee e quello che sto facendo.

Dopo due anni e mezzo continua ad insegnarmi cose e presumo che lo farà per molti anni a venire perché non si finisce mai di imparare!

Non gli sarò mai grata abbastanza per tutto questo!

La cosa più simpatica ed eccitante è che non posso più smettere di scrivere. Ogni giorno devo mettere qualcosa su carta. Può essere anche solo una piccola scena, ma se non scrivo almeno un poco le mani cominciano a fremere e mi sento davvero a disagio.

Per il momento quello che ho scritto sono alcuni racconti e un libro in italiano.

Dopo di ciò ho deciso di scrivere in inglese ma in qualunque lingua scriverò tenterò di tradurre nell’altra. Lo so che questo prosciugherà le mie energie, specie durante l’estate (che è il nostro periodo di piena) ma tenterò di aggiornare il blog regolarmente.

Mi piacerebbe naturalmente tradurre tutto ciò anche in spagnolo e giapponese ma forse è chiedere troppo a me stessa, quindi mi concentrerò solo su italiano e inglese!

La ragione per cui scrivo in inglese, perché lo so che me lo volete chiedere (tutti lo fanno!) non è solo il mio personale bisogno di complicarmi la vita ogni singola volta che posso, ma anche un sfida.

O per lo meno una sfida per provare a me stessa che posso farlo!

Secondo, ma non meno importante, voglio essere pubblicata ma solo se lo merito.

Considerando che l’Italia al momento è un posto dove raramente ottieni qualcosa se lo meriti, ma è solo un posto “io pago di più QUINDI lo merito”, preferisco quindi scrivere in inglese e avere più possibilità di capire se valgo o no.

Forse non valgo, ma non smetterò di scrivere per questo, amo farlo e non posso più fermarmi.

Beh credo sia tutto per ora.

A presto.

Come funziona questo blog!

Dopo avervi detto più o meno chi sono (e sono sicura che mi conoscerete meglio post dopo post) vi dico come leggere questo blog.

Lo so che ovviamente un sito e’ più ordinato e rende decisamente meglio, ma sono stanchissima di hacker pigri che non hanno di meglio da fare se non bucare il mio.

Ho sempre usato il blog prima, non in modo serio ovviamente, ma non mi era mai capitato nulla di simile.

Per questa ragione, piano piano introdurrò delle tag che richiamano le sezioni del mio sito web.

Onestamente non sono del tutto sicura di volermene liberare. Mi piace molto e la mia amica Dap e’ veramente brava nel gestirlo. E’ che la rete è un posto malato. Da un certo punto di vista preferisco di gran lunga i libri e la carta a questo enorme ammontare di byte, ma siamo in un’ epoca moderna e a quanto pare se non si e’ loro schiavo si viene lasciati indietro!

Ritornando al blog, le sezioni principali, a parte i post normali, saranno recensioni, racconti, cucina,musica e così via e la fabbrica dei mostri.

In recensioni si hanno sia quelle dedicate ai film che quelle dedicate ai libri. Come ho detto precedentemente tutto per me costituisce esperienza e può accendere quel piccolo interruttore nel mio cervello e darmi un’idea.

Allo stesso modo si comportano le altre sezioni, ma sono messe più per darvi la possibilità di conoscermi meglio come persona e perché no magari dare a me l’ occasione di conoscere me stessa un poco meglio.

Cucina. Il cibo e’ la mia passione così come cucinarlo. Adoro cucinare specialmente per gli altri. Cucinare per qualcuno significa prendermi cura di una persona.

Musica. Adoro ascoltare musica. I miei gusti variano a seconda del mio umore. Ascolto musica diversa a seconda che io mi senta triste, felice, arrabbiata o nostalgica. Credo come la maggior parte delle persone al mondo. Ho solo pochi preferiti, ma il resto dipende dalla canzone e da quello che la canzone mi dice di volta in volta.

La fabbrica dei mostri. Comprenderà alcuni cameo scritti o disegnati da me (Uso paint e neanche troppo bene, quindi godetevi giusto la battuta!) quando succede qualcosa di divertente al lavoro.

Avere a che fare con le persone non e’ facile, e direi che il lavoro di customer service e’ piuttosto complicato, ma se vi capitano i turisti…..beh sono il peggio che vi possa capitare, perché sono in vacanza e vogliono divertirsi. NON importa se questo comporta il camminare o danzare sul tuo cadavere! Ora, considerato che devo sorridere sempre come una scimmia stupida (e mi auguro che le scimmie non se ne abbiano a male!) qualsiasi cosa succeda, almeno quando torno a casa le gag più simpatiche finiscono qui sulle mie pagine! Ovviamente il vero spettacolo non inizierà fino all’estate, alta stagione, quindi siate pazienti!

Ho lasciato per ultima la vera ragione per cui sono qui e sto facendo tutto questo. Metterò in racconti, i miei racconti e anche parte delle produzioni più lunghe.

Vi dirò nel prossimo post che cosa ho fatto fino ad ora e su cosa sto lavorando. Ovviamente ci saranno tag per i post generici del blog, forse senza logica alcuna…ma li adoro!

Eccomi, mi presento

Ciao a tutti!

Credo che il primo post all’interno del blog richieda una presentazione da parte della scrittrice.

Mi chiamo Francesca, sono toscana e vivo a Dublino con il mio ragazzo.

La ragione per cui apro questo blog è la stessa per la quale mi sono risvegliata dopo ventotto anni di sonno: ho capito cosa voglio fare da grande! Voglio diventare scrittrice.

Ho sempre amato leggere, ho cominciato con le favole e Il Piccolo Principe, come molti altri bambini. E dopo di ciò ho continuato e seguito tutt’oggi a farlo.

Quando avevo otto anni, avevo cominciato una storia che parlava di un archeologo, forse il film Indiana Jones e il tempio maledetto ha avuto la sua influenza, ma non avendo ricevuto più supporto di tanto, avevo lasciato stare. Mi sono convinta che forse i miei genitori avevano ragione e che era una perdita di tempo.

Nonostante questo spesso mi si chiedeva di scrivere frasi e filastrocche divertenti per cartoline di auguri/natalizie e simili.

Alle superiori non ho trovato un ambiente esattamente rilassante e accogliente, così, dopo alcuni anni persi nel tentativo di compiacere gli altri, sono ritornata alle mie idee e a vivere nel mio piccolo mondo fantastico!

Proprio in quel periodo ho, tuttavia, fatto un altro errore, perché ho tentato di tradurre le mie idee sottoforma di fumetto, ma ciò con cui non avevo fatto i conti è la mia incapacità nel disegno! Va da sé che ho abbandonato anche questa idea.

L’unico lato positivo di quell’ultima esperienza è stato il non aver abbandonato le mie idee, hanno continuato a girarmi per la testa per anni.

Una volta terminata l’università, ho deciso di trasferirmi a Dublino per migliorare un po’ il mio inglese.

Ed è proprio qui che, alla fine, sono giunta all’illuminazione, grazie ad un mio caro amico, che mi ha insegnato quanto i sogni siano importanti e come prendermi cura di loro.

Ho quindi cominciato a dare ascolto ai miei sogni e alle mie idee e a metterli su carta.

Fino ad ora ho scritto alcuni racconti di vario genere e un libro sui pirati, uno dei miei temi preferiti, in italiano.

Ora tocca all’inglese. In uno dei prossimi post vi dirò il perché sto tentando di scrivere in questa lingua.

Questo blog dunque servirà sia a voi per conoscermi meglio, sia a me per migliorare nella tecnica.

Voglio scrivere il blog come se fosse un diario e tentare di pubblicare qualcosa almeno una volta la settimana. Registrerò il mio viaggio personale per diventare scrittrice.

Questo è il motivo per cui scriverò di me, dei libri che leggerò e dei film che vedrò.

Voglio dare un’idea di me come persona, inclusi punti di forza e debolezza.

Inoltre, poiché ogni cosa mi da ispirazione per scrivere, ogni esperienza è importante per me e quindi degna di essere registrata.

A presto!