giovedì 24 febbraio 2011

Aggiornamento n°7

Come ho anticipato nello scorso aggiornamento, ho cominciato a inizio febbraio un corso di dieci settimane di scrittura per ragazzi tenuto da Jane Mitchell.

Mi piace molto e mi fa sentire bene considerate tutte le cose che stanno accadendo intorno a me. Non sono di buon umore ultimamente per una serie di problemi che mi circondano, ma la scrittura è il mio personale salvagente così mi ci aggrappo! Non voglio neanche pensare a cosa potrei fare senza!

Ma parliamo del corso! Durante la prima lezione ci siamo presentati e poi Jane ci ha spiegato come funzionerà. Dovrebbe essere divertente, saranno analizzati tutti gli elementi più importanti da tenere in conto durante la stesura di un testo e, se tutto va bene, alla fine del corso dovremmo avere la bozza di un romanzo di cinque capitoli. È meraviglioso. Se questo si avvererà, avrò nel mio computer tre bozze, di cui una finita per lo meno!

La storia riguarda il mio mondo fantastico, Sonrisa, ma è ambientata molti anni prima degli eventi del primo libro che ho scritto. Non dico di più per il momento!

Abbiamo anche avuto da fare i compiti per la lezione successiva. Dovevamo buttare giù il progetto di scrittura e anche leggere un libro. Non pensavo potessi leggere un libro in una settimana. Ok, non era Il signore degli anelli (cosa che sto ancora leggendo…sì, sono ancora al primo libro dall’anno scorso..non dirò che mi ha già sconfitto però! Per il momento almeno!) ma abbastanza lungo: House of many ways (tradotto in italiano “La casa per ogni dove”, che suona orribile alle orecchie!) di Diana Wynne Jones. È la regina inglese del fantasy, punto e non vi rovinerò neanche una frase del libro, dovete solo leggerlo! Mi piacerebbe avere tale fantasia e abilità un giorno o l’altro.

Mi sento soddisfatta tuttavia di aver raggiunto il mio obiettivo, anche se almeno un paio di persone erano riuscite a leggere due o anche tre libri. Questo è senza dubbio qualcosa che farò quando sarò in pensione! O quando sarò una scrittrice che riuscirà a vivere della sua scrittura!

La seconda lezione riguardava i personaggi. È stata una bella sfida direi. Il piccolo esercizio che abbiamo fatto in classe riguardava il ritrovamento di un cappotto; bisognava elencare cinque oggetti che il proprio personaggio aveva lasciato nelle tasche senza descriverlo ulteriormente, senza dare altre informazioni. Per il compito bisognava descrivere il personaggio mangiare qualcosa usando solo cibo, strumenti e abitudini. Non avevo mai provato a pensare in questo modo. E credetemi, è stato più difficile così rispetto a descrivere il personaggio nella maniera “standard”!

Credo proprio che la regola “mostrare non raccontare” sia un poco più chiara nella mia testa adesso anche se difficile da applicare.

Per approfondire l’argomento ho letto i capitoli del libro Fantasy and Science Fiction di Philip Athans.

La cosa strana e simpatica è stata scoprire che stavo già facendo qualcosa di quello che diceva senza rendermene conto! Nonostante io sappia di avere molto bisogno di duro lavoro mi sento bene per questa scoperta.

Un’altra notizia riguardante la scorsa settimana. Mi sono sentita male quindi sono stata a casa. Ho deciso di dare retta al mio compagno e stare a letto per lo meno un giorno. Alla fine del pomeriggio avevo finito di leggere un libro intero. Nulla di grande, un libro fantasy per adolescenti ma ricordo che l’ultima volta che l’ho fatto ero ancora alle superiori! Mi sono sentita bene!

Infine martedì sono andata alla terza lezione. Abbiamo trattato l’ambientazione e la sua influenza sul personaggio. Come il personaggio percepisce l’ambiente in base alle sue emozioni. Come compito a casa abbiamo da scrivere due pezzi brevi su come un personaggio percepisce lo stesso ambiente in due situazione opposte. Sarà divertente!

Mi piace molto lo stile di Jane. Ogni volta che seguo un corso imparo qualcosa di nuovo e qualcosa di diverso. Mi sento un po’ goffa a volte perché sono l’unica a non essere madrelingua inglese, ma questo è il percorso che ho scelto e cercherò di fare del mio meglio!

A presto!

martedì 8 febbraio 2011

I nuovi pirati

Perché le persone hanno sempre odiato i pirati?

Perché erano sporchi. Perché erano criminali. Perché erano violenti. Per tutto ciò pensavano fossero pericolosi per la società.

E sì, sotto un certo punto di vista erano tutto ciò. Beh, erano tutto ciò, ma non solo!

Lo so che molto probabilmente non mi crederete, perché chiunque mi conosca un poco di più, lo sa che vado matta per questi mitici cani rognosi e l’epoca d’oro della pirateria. Tuttavia, questo non è né il momento né il luogo in cui tenterò di spiegarvi la mia passione! Lo farò in uno dei prossimi post.

Quello che voglio dirvi qui è che la pirateria non è scomparsa! Esiste ancora nel mondo, nella vita di tutti i giorni. E non venite a dirmi “Oh sai che novità! Lo sappiamo! Lo leggiamo su tutti i giornali!”. Perché non mi riferisco ai fatti successi in medio oriente o quel genere di cose!

Quello di cui vi parlerò sono pirati che vivono tra di noi e che di solito sono ritenuti fantastici dalla maggior parte.

Non sono neanche veri pirati, sono più dei corsari. Sono autorizzati a comportarsi così da chi sta al potere.

Per chi non sa nulla riguardo ai corsari, e crede che corsaro sia sinonimo di pirata, fatemi spiegare. Erano in sostanza pirati, come gli altri. Quindi rubavano, uccidevano, distruggevano villaggi, violentavano e rapivano, tutto per il vile denaro! MA (perché è un grosso ma!) erano autorizzati a farlo dai governanti e attraverso loro del re in persona che, a essere sinceri, sedeva sul suo trono in Europa difficilmente al corrente di ciò che di sicuro poteva accadere nel nuovo mondo. Loro pagavano al governatore una percentuale del bottino o gli davano schiavi per assicurarsi la libertà d’azione.

Allora immaginate di chi sto parlando? No, non sono i politici…in effetti sono inclusi nella categoria, è ovvio. Quello di cui parlo è qualcosa alla quale non si pensa immediatamente: la classe manageriale (siamo onesti, non si può definire in altra maniera) in ogni grande compagnia.

Più grande è la compagnia e peggiori e più violenti sono i pirati.

Dico questo perché si comportano come loro, rapendo i nostri neuroni, distruggendo e derubando i nostri cervelli e violentando il nostro modo di essere.

Nonostante questo c’è una grossa differenza tra questi nuovi pirati e quelli leggendari. Badate, non voglio né che siate d’accordo con me né che crediate che io giustifichi totalmente quelli vecchi.

Ma ciò che conta è che i vecchi pirati, e forse anche i corsari, avevano un codice morale. Sì, avete sentito correttamente!

Nonostante fossero immorali per la maggior parte delle volte, avevano un codice e soprattutto, rispettavano il codice che c’era tra di loro, senza considerare il grado che indossavi o la tua razza o il tuo credo. Erano davvero tutti uguali per il codice.

Apparentemente si ritrova la stessa cosa tra i nuovi pirati, ma è esattamente ciò che odio di più con tutto il cuore: apparenza!

Si mangiano l’un l’altro non importa come. E ovunque è la stessa storia perché quello che conta è il denaro….ma non ci sono regole, nossignore, non ci sono regole nello spartire il bottino…nulla!

E ora rispondete: chi dei due pensate sia peggio?

A presto

PS. Stavo correggendo il post quando ho visto per caso questo video, penso che possa essere inserito qui. (Come sempre per avere i sottotitoli usate l’opzione cc…non arriveranno mai in italiano queste cose!)

Anche questi sono pirati, ma della risma peggiore. Cercano bambini e gli impediscono di pensare con le proprie teste fin da tenera età. È disgustoso.

Ma, vedete, non sono solo I cristiani. Dopo l’ultimo post potreste pensare che mi accanisca solo su di loro. Eccone un altro simpatico! (per i pochi che non lo avessero colto, l’ultima frase era ironica!)